Infissi e detrazioni, cosa c’è da sapere

Tutti noi, almeno una volta nella vita e in particolar modo se siamo proprietari di immobili, siamo stati accarezzati dalla voglia più o meno coinvolgente di restaurare e/o modificare gli infissi di un appartamento. Altrettante volte però ci siamo posti delle domande inerenti anche e soprattutto a quella che è la possibile spesa da effettuare: inutile girarci intorno ma se decidiamo di sostituire gli infissi dobbiamo necessariamente mettere mano al portafoglio ma non per questo dobbiamo partire moralmente abbattuti.
Con le nuove tecnologie, ma anche e soprattutto grazie al continuo progresso scientifico, è possibile ottenere risultati strabilianti senza necessariamente cavarsi un occhio della testa: se stai cercando di ristrutturare casa e quindi infissi a Roma chiedi consigli a AEP Infissi che ormai da tempo opera sul territorio capitolino con sommi risultati.
E sulle famigerate detrazioni cosa c’è da sapere? E di quale materiale conviene fare i nuovi infissi?

Il PVC come scelta primaria

Tra i tanti materiali che si possono scegliere per la realizzazione degli infissi delle nostre abitazioni uno prende il sopravvento su tutti gli altri: stiamo parlando del PVC, ovvero del Polivinile di Cloruro che a differenza di quanto si possa supporre assicura un rapporto qualità prezzo che ha dell’eccezionale.
Altresì, doveroso sottolinearlo, lo stesso PVC è un materiale figlio di lavorazioni naturali ipso facto non rappresenta alcun pericolo per la salute dell’essere umano e dell’ambiente in generale. Non ci credete? Prendete per esempio i ciucci dei biberon o alcune parti delle siringhe che utilizziamo per medicarci e realizzate che anch’essi sono fatti di PVC, seppur lavorato in modo differente.

Sulle detrazioni

Ormai da qualche anno la politica dello Stato italiano, ma non solo, offre la concreta possibilità a tutti coloro che decidono di rinnovare le proprie abitazioni / costruzioni di ottenere degli sgravi di un certo peso. Ovviamente per potervi accedere bisogna rispettare taluni parametri (vedi per esempio che i lavori devono necessariamente essere eseguiti su costruzioni già esistenti oppure devono assicurare un risparmio energetico di spessore) e spesso possono raggiungere una soglia pari del 75% praticamente ¾ di tutta la spesa.
Dati alla mano un pensiero è obbligatorio fare: se partiamo dal presupposto che a beneficiarne siamo noi in prima persona perché investiamo sulle nostre abitazioni e oltre a questo facciamo de bene all’ambiente dovremmo essere già motivati ma se a questo aggiungiamo il fatto che gran parte della spesa ci viene ‘restituita’, beh cosa stiamo aspettando?