Morte all’estero: tutto ciò che c’è da sapere

Come si fa a ottenere un certificato di morte estero? Come bisogna agire in caso di morte di un cittadino italiano residente all'estero per la successione? Ebbene, quando si è davanti a dei casi di questo genere, è necessario procedere con attenzione. Bisogna specificare che per tutti i soggetti residenti in Italia o iscritti all'AIRE, ovvero l'anagrafe italiani residenti all'estero, deve essere l'ufficio anagrafe del proprio Comune di residenza a trascrivere il certificato di morte avvenuta in un Paese straniero. Nello specifico, funziona in modo tale che i Consolati Italiani devono inviare ai Comuni italiani, quelli di residenza, gli atti di stato civile che sono stati realizzati all'estero per i cittadini italiani. Non è un caso, infatti, che i familiari o chi per loro, hanno il dovere d'informare sull'evento, il Consolato che gli compete in caso di morte avvenuta all'estero.

Come richiedere un certificato di morte all'estero

Quando una persona muore in un Paese straniero, vi sono tutta una serie di procedure che è necessario fare. Prima di tutto bisogna procurarsi l'atto di morte emesso dall'ufficio di Stato Civile competente che deve essere tradotto e legalizzato. Poi, la documentazione che vada a provare che la cittadinanza del defunto sia effettivamente italiana. Ciò deve avvenire direttamente dall'atto emesso dal Comune di appartenenza. Infatti, il certificato di morte va fatto direttamente comunicando al Consolato il decesso. Quest'ultimo successivamente, procede per altri steps attraverso il Comune di residenza.

Cosa fare in caso di morte in Germania o in altri Paesi UE

In caso di morte in Germania, così come in altri Paesi dell'Unione Europea, la procedura è completamente la stessa. Basterà chiedere al Consolato italiano d'intervenire e poi si potrà procedere affinché vi sia la possibilità di ottenere tutti i documenti propedeutici per effettuare il trasporto della salma. Infatti, il Consolato comunque deve essere quello che fa da intermediario con il Paese straniero e successivamente, con quello di residenza. Insomma, solo in questo modo si ha la certezza di poter fare tutte le procedure che servono per prevedere il rimpatrio della salma in Italia. Tali prassi vi serviranno anche per richiedere un eventuale risarcimento per il danno morte.

Risarcimento danno morte, cosa fare dopo il decesso

In caso la morte avvenuta all'estero, se vi è stato provocato un danno specifico magari perché si tratta di un di morte per malasanità o non solo, allora bisogna rivolgersi a degli esperti. Vi sono degli uffici legali che sono in grado di mettere in campo tutti gli atti che servono affinché possiate avere il risarcimento desiderato. Il risarcimento per morte all’estero per malasanità, così come quello per qualunque altro tipo di problematica legata a un particolare decesso, va sempre dimostrato nelle aule di Tribunale. Ciò che è certo è che, ad avere diritto al risarcimento morte sono tutti i parenti in linea di sangue. Questo vale quindi per figli, madre, fratelli, sorelle o padre. Talvolta, può capitare che il risarcimento avvenga anche per i nipoti, i nonni. Ma, in realtà, questo di solito è frutto di una trattativa ben precisa che avviene in sede giudiziaria o stragiudiziale.