Sapore d’Italia: un viaggio nel cuore della cucina italiana

Recentemente l'Italia ha candidato la propria cucina a Patrimonio dell'Umanità: il patrimonio enogastronomico italiano è infatti uno dei motivi per i quali il Paese è preso letteralmente d'assalto ogni anno e in ogni stagione, dai turisti di tutto il mondo.

 Non solo dunque monumenti, chiese, musei e siti archeologici tra i più belli del pianeta, ma anche una cucina che non fa altro che suggerire una vacanza, rendendola così una vera esperienza sensoriale che tutti i non italiani devono vivere almeno una volta nella vita.

Un tour nel cuore della cucina italiana permette ai viaggiatori di scoprire leccornie e piatti che esprimono al meglio la tradizione del luogo, trattandosi spesso di tipicità antichissime che hanno origini davvero antichissime.

Tour nella gastronomia italiana del sud Italia

Non c'è regione in Italia che non vanta una lunga tradizione gastronomica e non fa certo eccezione la Puglia: viaggiare dal nord al sud della regione significa sapori autentici, come quelli di Bari dove è d'obbligo assaggiare primi piatti come i fantomatici e piccantissimi spaghetti all'assassina, le orecchiette alle cime di rapa oppure riso, patate e cozze. Lo street-food del capoluogo pugliese vede invece come protagonisti la pizza di cipolla, le popizze (palline di pasta fritta), i panzerotti e l'imperdibile focaccia barese.

Spostandosi più a sud si passa per la Valle d'Itria con le bombette di Martina Franca, per il caffè speciale di Polignano con panna, amaretti e scorza di limone, fino ad arrivare in Salento, dove a regnare sono il pasticciotto di Galatina, il rustico leccese, la puccia farcita e la scapece gallipolina.

Spostandosi in Basilicata, la gastronomia offre gioielli come il Pane di Matera, le rosse melanzane di Rotonda, i peperoni cruschi di Senise, sul Pollino ei gustosissimi dolcetti di castagne di Melfi.

La cucina siciliana è un mix di culture diverse ea dimostrarlo sono ad esempio il cous cous di Trapani oppure il panino ca'meusa di Palermo, dove è peraltro d'obbligo un assaggio dello street-food locale, dal pane con le panelle allo sfincione fino alle famose arancine.

Un viaggio gastronomico nell'Italia meridionale non può non portare in Campania, la terra della mozzarella di bufala e della pizza, da gustare magari a Napoli, dopo una scorpacciata di cuoppi misti (fritture), di taralli e di babà. Spostandosi in Costiera Amalfitana, ci si può fermare in borghi come Cetara, regno della colatura di aliciAmalfi con il suo limoncello e Conca dei Marini, nel cui convento di Santa Rosa sono state inventate le sfogliatelle.

Viaggio tra le leccornie del centro e del nord Italia

La Toscana non vanta solo un notevole patrimonio artistico e storico, ma anche una cucina ricca di sapori e di storia che merita di essere scoperta alla stregua dei monumenti più belli della regione.

 A Firenze non ci si può non fermarsi per gustarsi una bistecca alla fiorentina al sangue, la ribollita oppure la classica pappa col pomodoro: se non si vuole perdere tempo nel corso del tour in città, basta mangiare l'autentico panino col lampredotto o qualche cantuccio

A Capalbio invece, oltre al cinghiale, il piatto principale della cucina locale è l'acquacotta a base di verdure e pane raffermo, consumato dai butteri e dai contadini.

Il tour gastronomico in Italia porta in Abruzzo con le sue frittatine scrippelle e gli arrosticini da cuocere sulle fornacelle e poi in Lombardia: se Milano è la città del panettone, del risotto allo zafferano e ossobuco e della cotoletta, muovendosi verso Brescia e Bergamo il viaggiatore potrà assaggiare il formaggio Bagoss, gli gnocchi di zucca , polenta e osei ei casonsei.

Non si può non esaltare un dovere poi la cucina piemontese, che vanta tra i suoi gioielli il famigerato Tartufo Bianco di Alba, capace di insaporire anche delle semplici tagliatelle al burro. 

I biscotti krumiri sono la tipicità di Casale Monferrato mentre nella zona del Canavese i protagonisti sono formaggi come il tomino e gli agnolotti del plin, in brodo o col ragù.