Magia e Tradizioni: come trascorrere una Vigilia di Natale indimenticabile

Già alla fine di novembre si comincia a respirare nelle città grandi e piccole l'aria di Natale: le strade cominciano a illuminarsi e ad agghindarsi di decori natalizi, tra stelle, fiocchi di neve, renne e Babbi Natali. 

In tutto il mondo il periodo dell'Avvento è molto sentito e in tutto il mondo ci sono tradizioni antichissime che rendono questa festa, amata da grandi e piccini, ancora più affascinante e suggestiva. 

Dalla penisola scandinava alla Gran Bretagna fino alla Germania e all'Italia stessa, dove il Natale assume ancora più importanza dal punto di vista strettamente religioso, essendo il fulcro della cristianità.

Vivere la Vigilia di Natale in Italia

Il dilemma di sempre è: albero o presepe? In Italia la risposta certa è che è raro trovare una casa dove non ci sia un presepe, grande o piccolo che sia, con solo la Natività oppure anche con altri personaggi o installazioni, dai pastori alle casette. Il giorno della Vigilia di Natale la tradizione italiana vuole che, allo scoccare della mezzanotte, si deponga il Bambinello nella mangiatoia, con la canzone Tu scendi dalle stelle cantata dai bambini della casa, simbolo indiscusso del Natale. 

In Italia i regali, portati da Babbo Natale, si aprono a mezzanotte, dopo aver consumato una cena in famiglia a base rigorosamente di magro: altri però preferiscono aprirli il giorno di Natale e recarsi a Messa.

La tradizione vuole in ogni caso che la sera della Vigilia di Natale si mangi il pesce, da nord a sud, che sia fritto o in umido, con accompagnamento di verdure e finendo poi con l'immancabile frutta secca e con i dolci. A questo proposito, non c'è tavola italiana che alla Vigilia di Natale non si riempia di leccornie come le cartellate in Puglia (al miele oppure affogate nel vin cotto), il Panettone o il Pandoro, il torrone, seadas sarde, il Panforte ei fichi.

Tra gli eventi che animano la Vigilia di Natale in Italia c'è il suggestivo Natale Subacqueo di Tellaro, con i sommozzatori che collocano, nel cuore dei fondali marini antistanti, la statua di Gesù Bambino.

In Friuli Venezia Giulia invece c'è l'usanza di accendere il nadalin, un ciocco di legno di gelso, faggio o quercia, come segno beneaugurante: in passato era la persona più giovane della famiglia ad accenderlo prima di andare a Messa e custodito dal più anziano per evitare che il fuoco si spegnesse.

La Vigilia di Natale nel mondo

I mercatini natalizi contribuiscono ad accrescere l'atmosfera, tra manufatti in legno, statuine del presepe, candele profumate e dolcetti: la patria dei mercatini è la Germania, da quello di Dresda alle casupole di legno che decorano Norimberga. 

In Germania l'albero si addobba solo a Natale, a differenza di quello che succede in Ungheria: è la sera del 24 che tutta la famiglia si segnalazione per decorare il proprio alberello con dolci e caramelle, con qualche dono ai suoi piedi, richiamando poi i bambini con una campanella. Si cena con pesce e dolcetti di semi di papavero e di noci (ad esempio il Bejgli ), per poi andare a Messa: una curiosità riguarda l'inno nazionale ungherese che, allo scoccare della mezzanotte, risuona in tutte le case e anche in tv.

La notte del 24 dicembre è il giorno più importante anche in Polonia, con i gruppi dei Kolędnicy che si aggirano soprattutto tra i borghi di campagna, raffigurando la Natività, ma anche i Re Magi ed Erode: questi figuranti bussano alla porta delle case che incontrano e si esibiscono in cambio di qualche dolcetto o offerta in denaro.

In Finlandia il mese di dicembre è soprannominato Joulukka, ossia il mese di Natale, a sottolineare l'importanza che l'Avvento ha in questo Paese scandinavo. La tradizione vuole che l'albero si addobba il giorno della Piccola Vigilia ossia il 23 dicembre, mentre il 24 dicembre tutti fanno la sauna, vanno al cimitero a salutare i propri cari scomparsi e poi pranzano tutti assieme in attesa dell'arrivo di Babbo Natale. 

Proprio in Finlandia, a Rovaniemi, si trova la sua Casa, dove tutti i bambini potranno incontrare Babbo Natale e lasciargli la loro preziosa lettera: non c'è esperienza migliore per far tornare indietro nel tempo anche i più grandicelli.