Esistono diverse strategie che hanno come obiettivo finale la fidelizzazione o l’acquisizione di nuovi clienti e la maggior parte delle volte queste comprendono la pubblicità, ma non è l’unica via. Un’ottima strategia di marketing è anche quella di organizzare dei concorsi a premi, ovvero manifestazioni pubblicitarie che hanno come fine quello di distribuire dei premi ai propri clienti, premi che si ottengono il più delle volte acquistando i prodotti venduti dall’azienda.
Può sembrare una pratica semplice, ma in verità alle spalle ha molte variabili da valutare e soprattutto alcune normative da conoscere, per questo http://www.maxmarketing.it/ si è specializzata nella loro realizzazione, sollevando le aziende stesse dall’incarico di doversi occupare dell’organizzazione e soprattutto della burocrazia.
Come funzionano i concorsi a premi
I concorsi a premi sono regolamentati e definiti dalla legge affinché non diventino esageratamente incontrollabili e non propongano premi non adeguati.
In particolar modo, i premi che possono essere offerti sono:
- Buoni e sconti
- Servizi (un biglietto omaggio per qualche evento, la possibilità di usufruire di un servizio in maniera gratuita, ecc)
- Beni mobili o immobili (un’auto, un appartamento, o anche semplicemente un gadget o vestiario, ecc)
Ciò che è assolutamente vietato offrire nei premi è:
- Soldi
- Titoli di prestito pubblici o privati
- Titoli azionari
- Quote di capitale societario
- Titoli di fondi comuni di investimento
- Polizze di assicurazione sulla vita
La legge, inoltre, definisce le tempistiche di consegna dei premi che devono essere ceduti al vincitore entro 6 mesi. La partecipazione deve essere gratuita o tuttalpiù è concesso lasciare ai partecipanti le uniche spese legate all’adempimento del concorso (invio di sms, spedizione postale, ecc). Infine, tutti i premi non assegnati dovranno essere devoluti a una Onlus.
Iniziative vietate
Come dicevamo, la legge regolamenta questi concorsi e come tale chiarisce anche quali siano le iniziative vietate, affinché non risultino essere solo un inganno per il consumatore.
Tra queste ci sono situazioni in cui:
- Non vi è parità di trattamento e opportunità tra i consumatori, ma il concorso predilige una categoria piuttosto che un’altra.
- Il prezzo richiesto per la partecipazione è superiore al valore del premio offerto, perché in questo caso non vi è un vero e proprio scopo promozionale.
- Si vuole pubblicizzare un prodotto vietato.
- Ci sono delle violazioni qualunque alla legge relativa.
Questo implica che per una buona organizzazione del concorso a premi bisogna essere perfettamente consapevoli di quali siano le leggi in vigore e cosa può essere fatto e cosa no.
L’iter burocratico
Vi è ovviamente un iter burocratico da seguire qualora si volesse istituire un concorso a premi, che non è sempre semplice, per questo può essere utile affidarsi ad agenzie esterne esperte.
L’iter prevede:
- Comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico entro 15 giorni l’inizio del concorso.
- Compilazione dell’apposito modulo, presente sul portale Premia on-line.
- Presentare tutti i documenti necessari e richiesti (soggetti promotori, durata del concorso, modalità di partecipazione, ecc).
- Allegare anche la dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
- Presentare la cauzione a garanzia dei premi promessi ai concorrenti e il documento relativo che ne certifica l’avvenuta presentazione.
- Una volta terminato il concorso, inviare il verbale al ministero per la chiusura dell’iniziativa.
Conclusioni
Esistono numerose iniziative di marketing che possono portare alla fidelizzazione e all’acquisizione di nuovi clienti e una di queste è il concorso a premi: una manifestazione che comporta una partecipazione volontaria dei clienti per ottenere un premio in palio. Vi sono però leggi e regolamentazioni che se non rispettate possono portare a sanzioni molto salate, per questo è importante conoscere nei dettagli tutti i passaggi fondamentali per istituirne uno. Affidarsi a un'agenzia specializzata può essere un ottimo modo per andare sul sicuro ed evitare di commettere qualsivoglia errore.