La produzione di energia attraverso un impianto fotovoltaico, che si tratta di un impianto domestico o dedicato a un uso commerciale o industriale, rappresenta una delle più efficaci soluzioni ai problemi di aumento dei costi di energia. Senza dimenticare che stiamo parlando di un’energia green, a impatto zero sull’ambiente che ci circonda. E attualmente gli impianti fotovoltaici hanno costi alla portata di tutte le tasche, come puoi scoprire qui!
Ma per sfruttare al meglio l’energia prodotta da un sistema fotovoltaico è importante poterne disporre non solo al momento della produzione, ma anche in momenti diversi: e per fare questo diventa necessario predisporre un sistema di accumulo. Un sistema di accumulo permette di accumulare e utilizzare in un secondo momento l’energia che non viene immediatamente utilizzata.
E un inverter ibrido è la soluzione più efficace per un moderno impianto fotovoltaico che voglia massimizzare l’autoconsumo e quindi risparmiare al massimo.
Cos’è un inverter ibrido?
È importante sottolineare come la scelta di un inverter ibrido ad alta tecnologia è determinante per configurare un impianto fotovoltaico in maniera ottimale. Mentre l’inverter tradizionale (lo sono quelli con una tecnologia meno avanzata) converte la corrente continua che è prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata (che alimenta gli elettrodomestici di casa oppure viene ceduta alla rete), l’inverter ibrido lavora in maniera diversa.
L’inverter ibrido è un dispositivo di tecnologia evoluta: se si installa questo tipo di inverter in un impianto fotovoltaico l’energia che viene prodotta dai pannelli solari e trasformata in corrente alternata viene gestita in maniera decisamente più complessa ed evoluta tramite il software che gestisce il funzionamento dell’inverter stesso.
Il processo di funzionamento di un inverter ibrido
Possiamo immaginare il processo di funzionamento di un inverter ibrido come un flusso, in cui l’energia generata dai pannelli fotovoltaici e trasformata dall’inverter segue alcuni passaggi fondamentali:
- durante la giornata, l’energia prodotta viene fornita all’impianto a seconda della richiesta dell’impianto stesso;
- se non c’è richiesta da parte dell’impianto, le batterie iniziano il processo di ricarica;
- se il fabbisogno di elettricità dell’impianto supera sia la produzione istantanea che l’accumulo che è presente nelle batterie, l’inverter interviene in modo che l’energia richiesta sia prelevata dalla rete elettrica;
- nel momento in cui non c’è richiesta da parte dell’impianto e le batterie sono completamente cariche, la corrente prodotta viene immessa in automatico nella rete di distribuzione elettrica nazionale.
Appare evidente come, con un inverter ibrido, non ci sono dispersioni di corrente prodotta che, nella massima parte possibile, viene utilizzata per alimentare l’impianto domestico o industriale a cui il fotovoltaico è collegato.
I vantaggi di scegliere un inverter ibrido
Il fatto di scegliere un inverter ibrido e di abbinarlo a un sistema di accumulo porta a un risultato della massima importanza: quello di ottenere il massimo da un impianto fotovoltaico e di diminuire al minimo le spese della bolletta elettrica. Ovviamente l’abbinamento con un sistema di accumulo è la soluzione ottimale per sfruttare le potenzialità di un inverter ibrido: ci sono alcuni modelli, di ultima generazione, che permettono però di collegare il sistema di accumulo anche in un secondo momento.
Scegliendo questa soluzione diventa possibile risparmiare sulle spese iniziali di installazione dell’impianto fotovoltaico, non precludendo però la possibilità di cambiare il sistema con uno di accumulo in un secondo momento, senza la necessità di sostituire l’inverter (come invece accade se si sceglie un inverte classico).
I moderni inverter ibridi sono anche caratterizzati da un ingombro limitato: inoltre, la gestione di questo tipo di dispositivi è fatta attraverso una software che si occupa di amministrare anche il resto degli impianti, in modo da ottimizzare il funzionamento. Si tratta di software avanzati che permettono anche di monitorare da remoto il funzionamento dell’impianto fotovoltaico nel suo complesso e anche dalle batterie per l’accumulo.
Inoltre questi software permettono di effettuare gli aggiornamenti in maniera automatica e di risolvere, sempre da remoto, eventuali malfunzionamenti dell’impianto. Quindi scegliere un inverter ibrido permette di avere un impianto che può essere in seguito potenziato con l’aggiunta di un sistema di accumulo.
Le agevolazioni per gli impianti fotovoltaici
Il fatto di scegliere un inverter ibrido permette di installare un impianto fotovoltaico di ultima generazione: ovviamente se viene installato in abbinamento con un sistema di accumulo si possono ottenere i risultati migliori.
Inoltre l’installazione di un impianto fotovoltaico permette di usufruire di tutta una serie di benefici a livello fiscale: quindi, oltre al risparmio in bolletta, molto rilevante, è possibile godere di crediti di imposta o anche di acquistare tutti gli elementi dell’impianto con forti sconti.
Considerando la diminuzione di costi degli impianti fotovoltaici diventa anche molto più rapido il rientro dell’investimento: in poco tempo si può quindi recuperare quanto speso per l’acquisto e l’installazione dell’impianto e, con la cessione dell’energia prodotta in eccesso alla rete di distribuzione, diventa possibile anche ottenere un guadagno.