Gli italiani sono dei buoni risparmiatori – indipendentemente dai periodi di crisi – e sono propensi a investire i propri risparmi e farli fruttare sul sicuro come l’acquisto di case oppure i classici titoli di Stato, come BOT e BTP, i cui rendimenti, però, non sono sempre soddisfacenti. Dopo la recente crisi finanziaria, tuttavia, il rendimento del BTP – seppur in calo – è risultato l’investimento migliore con rendite sicure e garantite soprattutto per i giovani che intendono far fruttare i pochi risparmi in attesa di un lavoro stabile o di un finanziamento per avviare un’attività, e in genere, per tutti coloro che sono poco propensi al rischio.
Definizione di BTP
La sigla BTP sta per Buoni del Tesoro Pluriennali o Poliennali e sono dei titoli di Stato che hanno anche una variante nel BTPi, ovvero i buoni del tesoro “indicizzati” in base all’inflazione il cui rendimento è calcolato al netto del tasso di inflazione. Per i BTP il tasso di inflazione di riferimento è quello italiano, mentre per i BTPi, il tasso di riferimento è quello europeo che spesso è equivalente a quello italiano.
La differenza tra BTP e altri titoli di Stato come BOT e CCT consiste soprattutto nella durata e nella tipologia di rendita. I BTP hanno solitamente una scadenza a 5 anni (ma possono andare da 2 a 30 anni), e il rendimento viene corrisposto al risparmiatore ogni 6 mesi con una cedola di interesse. Allo scadere del Buono, il risparmiatore riceve il rimborso della quota capitale usata per l’acquisto del titolo.
La scadenza non è vincolante perché è possibile vendere un titolo e svincolarlo in anticipo, potendo vendere a un valore inferiore o superiore rispetto a quello nominale. Il prezzo di quotazione dipende dai movimenti di mercato e da quanto il titolo abbia acquistato interesse sul mercato. Si può guadagnare con i BTP sfruttando la rendita capitale o tramite speculazioni sulla compravendita.
La tassazione sui titoli di Stato è agevolata rispetto ad altri strumenti finanziari pari al 20%, contro il 26% degli altri strumenti finanziari più rischiosi come i capital gain le rendite o i derivati.
Come e quando acquistare i BTP
L’acquisto di un BTP può essere fatto:
- In banca o presso un istituto di credito tramite l’acquisto e gestione dei titoli;
- Con un conto online attivando il dossier titoli che permette l’accesso al mercato telematico dei titoli.
In entrambi i casi si può richiedere l’assistenza diretta dei consulenti finanziari bancari sia presso lo sportello fisico di una banca, sia online, qualora non si abbia la dimestichezza e l’abilità tecnica necessarie per operare sui mercati online.
Non esiste un momento ideale per acquistare e investire in BTP dal momento che si possono comprare e vendere in qualsiasi momento, però è consigliabile attendere le emissioni di nuovi titoli per procedere all’acquisto in modo da poter beneficiare eventualmente di condizioni migliori e “offerte-lancio” convenienti.