Contributi montascale: quali sono le agevolazioni?

Prorogato il regime di agevolazioni per tutti coloro che hanno necessità di installare nella propria abitazione uno strumento di supporto alla mobilità

 

Ogni tanto dal Fisco arrivano anche notizie positive: al di là delle battute, infatti, i contributi statali stanziati a favore del superamento delle barriere architettoniche domestiche sono stati mantenuti attivi per tutto il 2015. Fino al 31 dicembre di quest’anno, sarà possibile godere di un particolare regime fiscale, per poter acquistare e installare in casa propria un montascale, a tutto vantaggio di una persona anziana, disabile o temporaneamente impossibilitata a deambulare per infortunio o malattia. Ma quali sono i contributi montascale previsti e come ottenerli? Ecco un breve vademecum:

 

  • IVA a tasso agevolato. Grazie a questa facilitazione, il montascale viene considerato alla stregua dei beni di prima necessità: l’IVA, pertanto, è calcolata non al 21%, ma al 4&, con un notevole risparmio sul costo totale;

 

  • Detrazione fiscale IRPEF del 50% per tutte quelle azioni volte al superamento delle barriere architettoniche;

 

  • Detrazione fiscale IRPEF del 19% sulle spese sostenute, legato a quegli interventi che si pongono l’obiettivo di facilitare la vita e la mobilità delle persone disabili.

 

Il quadro è ancora più positivo se si pensa che questi punti sono tra loro cumulabili: ad esempio, la posa di un montascale o servoscala godrà del 50% di detrazione come previsto dal punto 2 ma, al contempo, se si tratta di uno strumento utile a una persona diversamente abile, potrà sommarsi una ulteriore agevolazione del 19%, come da punto 3. Questo, ovviamente, presentando regolare documentazione che attesta tanto la patologia quanto la percentuale di disabilità riconosciuta dall’Asl. La documentazione medica, che può essre redatta anche dal medico di famiglia, deve riportare anche nel dettaglio le limitazioni che la patologia causa sul soggetto, oltre ai documenti dello stesso (carta d’identità e codice fiscale, più una marca da bollo). Bisogna anche specificare i dati dell’immobile che ospiterà l’installazione e descrivere quali sono le reali barriere architettoniche da superare (ad esempio, una scala esterna che impedisce di accedere al piano rialzato, oppure una scala interna di raccordo che il soggetto non può percorrere per arrivare alle stanze del secondo piano).

 

Per conoscere più nel dettaglio il complesso ma utile insieme di norme che regolano i contributi fiscali per montascale e simili strumenti, è bene chiedere al proprio consulente/commercialista di fiducia, oppure informarsi sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.