Protesti assegni immediati con la nuova procedura telematica

assegno-imagoeconomica-324x230Si tratta della nuova legge entrata in vigore tramite decreto del Governo Renzi. Secondo la normativa, ora si potrà scegliere se inviare un classico assegno cartaceo o se mandarlo in formato elettronico. Il secondo è più tracciabile, ma non sostituirà l’assegno in filiale, del tutto valido dal punto di vista legale.

 

Se sul conto corrente non ci dovesse essere abbastanza denaro per pagare gli assegni telematici, però, il protesto assegno sarebbe immediato: la legge non è ancora chiara sull’argomento, perché si attende il riscontro di Bankitalia tramite direttiva per chiarire gli aspetti più tecnici.

 

Bankitalia dovrà dare direttive su alcuni punti sensibili:

  • Valutazione dei protesti assegni telematici in tribunale;
  • I casi-tipo in cui l’istituto di credito può notificare i protesti assegni direttamente all’indirizzo e-mail dell’emittente.

 

Con la nuova legge, cambia anche la definizione di assegno: se in passato si trattava di un vero e proprio documento, ora basta inviare per e-mail l’immagine compilata dell’assegno telematico per avere immediatamente una garanzia di pagamento (anche se ci sarebbe da verificare la firma digitale…). In caso di assegno telematico, l’emittente dovrà comunque recarsi in filiale, ma la banca avrà la facoltà di girare l’assegno inviando una e-mail al destinatario.

 

Invece di riscuoterlo, il destinatario riceverà il denaro direttamente sul suo conto corrente, così come uscito dal conto dell’emittente. Se non c’è abbastanza denaro, l’emittente avrà una notifica, dove la propria filiale gli intima il pagamento dell’assegno entro 24 ore.

 

Se ciò non dovesse avvenire, la banca provvederà, predisponendo l’iter per i protesti assegni. La notifica arriverà, sempre via e-mail, sia all’emittente (che dovrà pagare i relativi interessi sull’operazione), sia al destinatario. Ben diversa sarà la procedura per chi voglia passare in formato digitale assegni e protesti assegni precedenti. In quel caso, per la legge è chi effettua questo passaggio ad avere la responsabilità sulla reperibilità dei documenti.

 

Con la nuova normativa, nata per dare maggiore tracciabilità ai flussi di denaro e ridurre le lungaggini della Pubblica Amministrazione per via del materiale cartaceo, è quanto mai importante consultare un esperto in materia di protesti assegni, per evitare di entrare nel registro dei protestati senza esserne consapevoli: le conseguenze potrebbero protrarre le pratiche per molti anni.